Cos’è e come nasce una fotografia in bianco e nero?
“fotografia” deriva dai termini greci “phôs” e “graphè”. Significa letteralmente “disegno di luce”. Mi piace considerare il bianco e nero come la massima espressione della fotografia dal momento che è la raffigurazione di luci ed ombre.
Realizzare una buona fotografia in bianco e nero non è cosa semplice. Non è sufficiente eliminare il colore da una qualsiasi fotografia per dare un aspetto artistico all’immagine. La foto in bianco e nero và ragionata, creata, “vista” in bianco e nero già dal momento prima dello scatto. E’ facile rendersi conto che un cielo limpido (di un bellissimo azzurro mozzafiato) risulterà semplicemente grigio, mentre un cielo nuvoloso e minaccioso (grigio e triste in una foto a colori) risulterà invece ricco di sfumature e di emotività in una foto bianco e nero.
E’ per questo motivo che quando realizzo un servizio fotografico matrimoniale ho sempre al collo una macchina fotografica che scatta in bianco e nero. Quando la impugno inizio subito a ragionare “per luci ed ombre”, vado alla ricerca dei contrasti migliori ed escludo i colori.
Nel mondo della fotografia digitale, il bianco e nero non dev’essere frutto della sola post-produzione applicata arbitrariamente ad una foto o ad un’altra. La mente che ragiona e scatta la foto in bianco e nero dev’essere esperta, sensibile. Questa sensibilità verrà comunicata all’osservatore.
Se una fotografia in bianco e nero è “noiosa” e non vi emoziona, molto probabilmente non è nata per essere tale ed è solamente una fotografia senza colori.